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lunedì 17 dicembre 2012

Valerio Evangelisti - "Cartagena, gli Ultimi della Tortuga"

Autore: Valerio Evangelisti
Titolo: "Cartagena, gli Ultimi della Tortuga"
Edizione: Mondadori - Strade Blu
Anno: 2012

Si conclude con "Cartagena" la trilogia di Valerio Evangelisti dedicata ai pirati. E si conclude con quello che, a caldo, è forse anche il capitolo più bello.
Mentre in "Tortuga" e in "Veracruz" la filibusta era ancora ai tempi del suo massimo fulgore (se così si può dire), in "Cartagena" la compagnia dei Fratelli della Costa è ormai allo sbando. I grandi capitani del passato non ci sono più, quelli rimasti sono solo l'ombra di coloro che li hanno preceduti. La pirateria è ormai considerata superata, sia da coloro che l'avevano fomentata e armata (le grandi potenze europee), che da coloro che la praticano.
Questo il quadro storico in cui la vicenda è ambientata. Vicenda che, come spesso accade nelle opere di Evangelisti, si presta a più livelli di lettura.
Il primo, quello più prettamente narrativo e d'intrattenimento, vede i pirati non più in grado di dare l'assalto alle città sulla costa come facevano un tempo. Per questo motivo scende a patti con la madre-patria Francia e si unisce all'esercito regolare. E' così che entra in scena il protagonista Martin D'Orlhac: inizialmente spia dei nobili, finirà per passare definitivamente tra le fila dei pirati per la loro maggiore sincerità. Tra i personaggi della trilogia dei pirati è forse il più simpatico, perchè non vile o ottuso al pari dei suoi predecessori.
Il secondo livello di lettura, invece, è quello più importante e interessante. I pirati di Evangelisti, infatti, non si prestano bene a fare la parte degli eroi o dei simboli della libertà e della ribellione. Certo, tra le loro fila vige una specie di democrazia che in Europa, al tempo, nessuno si sognava. Ciò che guida le loro azioni, però, è soprattutto la ricerca spregiudicata del profitto. Profitto a ogni costo e a danno di chiunque. I pirati divengono, quindi, precursori di quel liberismo estremo, di quel capitalismo che non guarda in faccia a nessuno, su cui Evangelisti vuole farci riflettere.
L'ultimo capitolo del libro, con il definitivo abbandono della pirateria in favore di nuovi e diversi metodi di guadagno, attraverso la creazione di un vero e proprio libero mercato in Louisiana, è solo la naturale evoluzione del discorso iniziato in "Tortuga".
Un libro da leggere e consigliare, perchè intrattiene, ma al contempo fa riflettere, molto più di tanti trattati.

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