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venerdì 6 aprile 2012

Valerio Evangelisti - "One Big Union"

Autore: Valerio Evangelisti
Titolo: "One Big Union"
Edizione: Mondadori - Strade Blu Dark
Anno: 2011

La fantascienza (la VERA fantascienza) è, da sempre, un genere votato all'analisi sociale, politica. Offre allegorie sul domani per spiegarci il presente. 
Valerio Evangelisti è considerato, a ragione, il maggiore scrittore di fantascienza italiano, eppure il suo libro più attuale, più forte e potente per mostrarci cosa sta accadendo oggi (soprattutto in Italia), è un romanzo storico. 
"One Big Union" si svolge tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900, è una sorta di ideale prequel di quel "Noi Saremo Tutto" che già aveva fatto tanto parlare di sé come uno dei libri più belli dello scrittore bolognese. Ma non è tanto il suo collegarsi con i romanzi ambientati dopo, o quelli ambientati prima (inizia esattamente dove finisce "Antracite") a renderlo un gran romanzo. Lo è il riuscire in un inquietante e riuscitissimo parallelismo tra la situazione attuale e quella di allora. Evangelisti non lesina le citazioni, pari pari, dei discorsi o degli stralci di giornale del tempo e ciò che ne emerge fa impressione. Le dichiarazioni, attualissime, di grandi magnati dell'industria sembrano copiate da quelli di allora, quasi fossero andati a scuola da quelle stesse persone. E come sembrano uguali i discorsi, così sono identiche le problematiche di giovani, lavoratori, precari sballottati da un lavoro all'altro senza nessuno che li rappresenti o li voglia rappresentare, quasi siano considerati lavoratori di serie B. 
Tutto è raccontato dal punto di vista di una spia. L'unico possibile per mostrare l'interno dei sindacati e, al contempo, di coloro che gli muovono guerra e vorrebbero annichiliti tutti i diritti dei lavoratori. Robert Coates, questo il nome del protagonista, è un personaggio triste, ignorante, che da una parte ispira quasi pietà nel modo in cui non si rende conto di come la vita (i parenti, le amicizie, gli amori) gli scivoli dalle mani, dall'altra è ripugnante nella sua visione distorta del mondo. 
Sentimenti che, in parte, accompagnano anche il libro stesso. La scrittura, infatti, ti incolla alla pagina e ti fa volare riga dopo riga, ma se ci si stacca, poi è quasi difficile riprenderlo in mano perchè si sa che ciò che si leggerà saranno altre e nuove efferatezze, storie di vite e diritti violati. 
Una lettura dura, ma estremamente istruttiva. Un libro che andrebbe letto nelle scuole.